di Natale Cuccurese
Ci riteniamo migliori dei nostri antenati, ma ci stiamo comportando allo stesso modo di coloro che colonizzavano gli altri continenti.
Quanto sta accadendo a Gaza, sta accadendo con la complicità dell’Occidente e i moderati che dicono che Israele ha diritto di difendersi sono complici dei massacri in corso. “L’impresa” che sta compiendo Israele è condannata dalla Ue e dall’ONU mentre anche la Casa Bianca inizia a mostrare qualche crepa nel suo sostegno. Solo i sempre più ridicoli e miserabili media italici di regime traccheggiano. Ovviamente, in questo caso, nessuna sanzione. Israele gode da sempre di totale impunità.
I sionisti sono il più grande fallimento israeliano. Netanyahu con il suo governo sono la vera anima del sionismo. Bisogna fermare subito il massacro in corso sotto gli occhi del mondo e l’invio di armi fra la complice Italia del governo Meloni e Israele, riconoscere lo Stato di Palestina nei territori del 1967, sanzionare Israele e condannare l’invasione della Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano, che oltre a bombardare indiscriminatamente i civili palestinesi li ha privati di cibo, acqua, medicinali. Contestualmente pretendere il rilascio immediato e totale degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Queste le poche e semplici parole d’ordine per intavolare negoziati di pace, ricordando che già nell’ottobre 2023 è stata approvata la risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu che chiedeva un “cessate il fuoco umanitario immediato, duraturo e sostenibile” nella Striscia di Gaza per portare alla “cessazione delle ostilità”. Vi sono già stati oltre 60.000 morti palestinesi a Gaza, la maggior parte bambini: è giunta l’ora di dire basta a tutto questo!
È pertanto doveroso partecipare a ogni manifestazione per la Pace e a maggior ragione contro il massacro indiscriminato della popolazione palestinese, anche al fine di dare finalmente voce a quella maggioranza del popolo italiano che non si riconosce nelle pratiche belliciste ma ripudia la guerra, come chiede l’Art.11 della Costituzione.
La complicità del governo Meloni con le pratiche di Netanyahu va avanti da tempo ed è giusto ricordare solo alcuni significativi passaggi, fra i tanti, di quello che è accaduto In Italia nell’ultimo periodo e cioè la repressione in modo autoritario di ogni protesta o solidarietà verso i palestinesi ben prima dell’approvazione del DL Sicurezza, perché è giusto “ricordarsi di ricordare”:
(gennaio 2024) Scandalizza un video di un Carabiniere che a Milano, al presidio in solidarietà con la Palestina, rispondendo ad una anziana signora, che cita le parole del Presidente Mattarella, pubblicamente afferma di non riconoscere il Presidente della Repubblica.
(febbraio 2024) A Pisa cariche indiscriminate, manganellate e arresti a giovani studenti in occasione della giornata di sciopero generale per la Palestina. La libertà di manifestare è un diritto costituzionale. Quelle manganellate contro studentesse e studenti pacifici sono state manganellate contro la nostra Costituzione.
(giugno 2024) Ghali escluso dal concerto di Radio Italia a Napoli per le frasi pro-Palestina dette a maggio al concerto di Milano.
(giugno 2024) La complicità del governo Meloni si palesa con tutta evidenza: il Governo è smentito dal suo stesso viceministro degli esteri Cirielli. Hanno continuato a vendere armi ad Israele anche dopo il 7 ottobre, anche se la legge italiana lo vieta.
(25 aprile 2025) In diverse località le forze dell’ordine hanno multato, vietato, censurato (represso ogni espressione poco gradita all’attuale governo) chi esprimeva, seppure in modo “sobrio”, il proprio antifascismo o la propria solidarietà con il popolo palestinese o semplicemente esponeva la bandiera della Pace o della Palestina. Sono le prime avvisaglie di quello che capiterà prossimamente con la piena applicazione dei Decreti sicurezza che porteranno alla ulteriore restrizione della libertà di espressione e dei diritti costituzionali. È una lenta deriva per portarci al regime.
(maggio 2025) Al Giro d’Italia richiesta di documenti da parte delle forze dell’ordine a chiunque sventolasse una bandiera palestinese o addirittura la esponesse alle finestre di casa sua.
(maggio 2025) Multe comminate dalla Questura di Bolzano al gruppo ultras del Cosenza “Joggi Avant Folk” per aver sventolato la bandiera della Palestina durante l’incontro calcistico Südtirol-Cosenza.
Ricordo che in Italia non esiste alcuna legge che vieti di esporre la bandiera palestinese, o di qualsiasi altro Paese, sul balcone o alla finestra di un’abitazione privata. Per cui è del tutto ingiustificato il sequestro o la richiesta di rimozione di bandiere eventualmente esposte. Operare sequestri o ordinare rimozioni seguendo regole non scritte o, peggio ancora, il sentiment del governo in carica, anziché seguendo la legge, è un abuso che se non prontamente fermato segnala l’inizio di un regime.
(maggio 2025) “La maggioranza approva l’acquisto di tecnologie militari da Israele”.
(maggio 2025) Ha gridato “Palestina libera” all’ingresso di Giorgia Meloni alla Scala di Milano, durante un concerto. È stata subito licenziata.
(maggio 2025) “Alcune settimane fa nella base militare di Foggia il 32/esimo Stormo ha ospitato caccia F 35 israeliani per esercitazioni. Avete consentito a quei caccia F 35 di andare a bombardare Gaza, vi dovreste vergognare. Avete garantito una esercitazione militare su una base italiana ai caccia che poi vanno a bombardare Gaza, vergogna”. Lo ha detto il deputato di AVS Angelo Bonelli in aula alla Camera durante il Question time rivolto al governo.
Questo è lo stato del paese dove non è nemmeno più consentito esprimersi in libertà, altro che democrazia, altro che Costituzione!
Criticare le politiche di genocidio del governo Netanyahu verso la popolazione civile palestinese non vuol dire essere complici dei terroristi o essere antisemiti.
L’accusa di antisemitismo per randellare chi denuncia crimini documentati finisce per banalizzare lo stesso antisemitismo reale, che va sempre combattuto duramente ovunque si manifesti.
Pertanto l’invito per chiunque in questo Paese creda, malgrado tutto, ancora nella libertà di parola, nella decenza, nel rispetto di tutti i popoli ed è contro ogni guerra e a maggior ragione per quelle, come a Gaza, che vedono una pulizia etnica in atto è quello di continuare nella protesta civile per fermare la guerra ed il massacro in corso.
Unica luce in questa “notte della Repubblica” la decisione della Regione Puglia, seguita a ruota dalla Regione Emilia-Romagna, di tagliare ogni rapporto diplomatico con Israele. Speriamo che presto anche altre Regioni del Centrosinistra seguano a ruota, mentre le Regioni del Centrodestra, così come il governo Meloni, dormono “il sonno della ragione” o, in questo caso, di Erode.